sabato 7 settembre 2013

Una meraviglia tinta di rosa

Uccello di fuoco! Così gli antichi greci definivano la fenice, un uccello mitologico che terminava la sua vita tra le fiamme e poi risorgeva dalle ceneri. Secoli fa il nome della fenice fu dato a un uccello vero, il fenicottero. Esso tiene fede a questo nome meglio di qualsiasi leggenda. Uno stormo di fenicotteri in volo è uno spettacolo eccezionale: una “fiammata” di rosa misto a nero e vermiglio che si leva verso il cielo gridando e oscurandolo.

E il fenicottero stesso è una meraviglia di progettazione, dalla testa ai piedi. Considerate il becco “a tabacchiera”, una cassa oblunga e con coperchio, ripiegato in basso all’estremità così da essere parallelo al fondo dello specchio d’acqua mentre l’uccello muove la testa avanti e indietro nell’acqua bassa in cerca di cibo. Il becco è rivestito internamente di setole che non lasciano passare gli oggetti più grossi, imprigionando invece pezzetti commestibili di alghe, ecc., mentre la lingua pompa l’acqua dentro e fuori. Solo le balene mangiano allo stesso modo, impiegando i fanoni come filtro per trattenere piccoli gamberetti.

Fra tutti gli uccelli, il fenicottero è quello che, in proporzione, ha le gambe e il collo più lunghi. Può superare il metro e ottanta di altezza. Le gambe lunghe e sottili sono adatte alla vita nelle acque basse dei laghi salati dove perfino si riposa, al sicuro dai predatori e nella posizione più inverosimile: su una sola gamba! Gli esperti dicono che il fenicottero sta su una gamba per far riposare l’altra. Uno speciale tendine permette all’uccello di bloccare fermamente sul posto la gamba a mo’ di palo. È pure dotato di un eccezionale senso dell’equilibrio. Davvero un animale meraviglioso!

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