sabato 7 settembre 2013

Perchè è difficile vedere le stelle?

Chi non ha ammirato il cielo notturno e non si è meravigliato davanti alla scintillante bellezza delle innumerevoli stelle che si perdono nello spazio sconfinato? Questo eccezionale spettacolo, però, si va lentamente sottraendo alla nostra vista. La causa? L’inquinamento luminoso.

L’inquinamento luminoso è l’intenso, accecante bagliore prodotto dall’illuminazione artificiale di strade, case, edifici commerciali, edifici pubblici e impianti sportivi. Ben metà di questa luce si diffonde nel cielo, impedendoci di vedere la maggior parte delle stelle. Quanto è grave il problema? Nell’Europa settentrionale, ad esempio, in una notte buia e limpida si possono vedere a occhio nudo circa 2.000 stelle. Ma la cifra scende a 200 per chi vive nella periferia di un piccolo paese, e nel centro di una città ben illuminata si riescono a vedere appena 20 stelle. Alcuni astronomi temono che, se non si prendono precauzioni, tra 25 anni nell’Europa settentrionale non si riuscirà a vedere neppure una stella.
Naturalmente una certa illuminazione è indispensabile. Scoraggia la criminalità e accresce il senso di sicurezza delle persone nelle loro case. Un’illuminazione troppo forte, però, causa stress e disturba l’andamento del sonno. A risentirne non sono soltanto le persone. Uccelli migratori e insetti possono essere disorientati dalla luce, e il ritmo circadiano delle piante può essere sconvolto.

Ma cosa si può fare per ridurre il problema? È utile assicurarsi che l’illuminazione esterna sia ben schermata e che il fascio luminoso sia orientato verso il basso. Le luci di emergenza possono essere attivate da un sensore anziché rimanere sempre accese. In un sobborgo francese il problema è stato affrontato adottando lampade a vapori di sodio ad alta pressione che forniscono un’illuminazione diretta più precisa, e schermando le lampade a bassa pressione già esistenti, dirigendone il fascio luminoso verso il basso. Le strade sono state ricoperte di catrame nero che assorbe la luce e dopo le 23 le luci degli edifici pubblici vengono spente. Non solo questo ha praticamente eliminato l’inquinamento luminoso verticale e ridotto la luce riflessa di due terzi ma ha fatto aumentare il rendimento energetico del 30 per cento.

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