sabato 7 settembre 2013

Gestire bene gli starnuti

Capita a tutti di voler disperatamente soffocare uno starnuto. Magari accade durante la nostra cerimonia di nozze, proprio mentre stiamo per pronunciare il sì. O forse durante una riunione o un’altra occasione seria, anche durante un funerale.

Naturalmente ci sono molte circostanze in cui un forte starnuto sembra piuttosto piacevole, facendo provare una sensazione di autentico benessere. Ma spesso il problema è come fare quando non si vuole starnutire.
Gli starnuti non sono tutti uguali. Alcuni hanno uno starnuto dalla nota allegra e molto forte che può essere sentito a notevole distanza. Altri starnutiscono in modo più delicato. C’è poi chi fa una sfilza di starnuti: tre, quattro, cinque o anche più di seguito. In casi rarissimi, persone hanno starnutito ininterrottamente a intervalli di pochi secondi o minuti per ore, giorni, settimane o anche mesi, rimanendo sveglie.
Cosa ci fa starnutire? Esiste un metodo sicuro per soffocare uno starnuto? È pericoloso interrompere volutamente uno starnuto una volta che il meccanismo si è messo in moto? E si può fare qualcosa per evitare di starnutire?
Pare che tutti starnutiscano a volte: vecchi e giovani, grandi e piccoli. È noto che perfino gli animali starnutiscono. Il più delle volte, la causa è una sostanza estranea (come polvere o polline) che irrita le vie aeree nasali. Ma il fattore scatenante di una crisi di starnuti può anche essere di natura emotiva. Per alcuni di noi, anche la forte luce solare è sufficiente a farci starnutire. Questo perché i nervi degli occhi sono strettamente collegati alle terminazioni nervose presenti nel naso.
Le sensibili terminazioni nervose reagiscono alla presenza di una sostanza irritante inviando un messaggio al cervello. Quest’ultimo ingiunge quindi al naso di produrre un liquido acquoso per favorire l’eliminazione della sostanza indesiderata. Il cervello trasmette anche messaggi ai polmoni così che inspirino una notevole quantità d’aria, poi alle corde vocali perché chiudano il passaggio aereo e impediscano all’aria di uscire. I muscoli della parete toracica e dell’addome ricevono quindi il segnale di tendersi, comprimendo così l’aria nei polmoni. Infine viene ordinato alle corde vocali di rilassarsi, e l’aria compressa è rapidamente espulsa, facendo di solito uscire la sostanza irritante insieme al liquido acquoso. Tutto questo avviene senza sforzo cosciente da parte nostra e in un tempo assai più breve di quello impiegato per leggere queste righe.
Nella maggioranza dei casi gli starnuti ininterrotti sono sintomo di una comune allergia detta raffreddore da fieno. L’irritazione è provocata dal polline delle piante, e sebbene il nome raffreddore da fieno possa far pensare che la colpa sia del fieno o dell’erba falciata di fresco, non è detto sia sempre così. I soggetti possono essere allergici a vari pollini o a uno soltanto. Quindi è facile capire perché chi soffre di raffreddore da fieno teme le stagioni in cui venti forti e secchi soffiano per giorni. Una volta che le vie aeree nasali sono irritate e si comincia a starnutire ininterrottamente, la più piccola particella di polvere che normalmente non causerebbe irritazione pare scatenare nella vittima un’altra crisi di starnuti.
Quando le vie aeree nasali sono congestionate a causa di un forte raffreddore di testa, gli starnuti possono recare un certo sollievo. È più facile respirare quando il muco viene eliminato dal naso in questo modo. Ma se quando si starnutisce non ci si copre il naso, quali sono le conseguenze per chi sta vicino?
I medici non pretendono ancora di capire alla perfezione tutti i modi in cui si può trasmettere il raffreddore. Tuttavia un’idea abbastanza valida è che si possa prendere il raffreddore respirando i germi che sono stati diffusi nell’aria con uno starnuto. Questo è possibile specie se si è entro i ristretti confini di una stanza riscaldata, o di un treno o autobus affollato dove c’è una quantità minima di aria fresca. Si crede che altre malattie, tra cui influenza, morbillo, orecchioni, polmonite, tubercolosi e pertosse, siano trasmesse con gli starnuti.
Alcune ricerche effettuate sulla potenza degli starnuti rivelano che la velocità con cui le goccioline di liquido contenenti germi vengono espulse dal naso e dalla bocca è di oltre 160 chilometri orari ed esse possono rimanere attaccate a superfici distanti quasi 4 metri. Altre goccioline restano sospese per un po’ nell’aria e verranno inspirate da ignari passanti.

Sono stati sperimentati molti metodi con vari gradi di successo. Alcuni affermano di avere interrotto o abbreviato l’“esplosione” di uno starnuto premendo fermamente un dito tra il labbro superiore e il naso. A quanto si dice, premendo forte in quel punto si bloccano alcuni dei nervi che intervengono nel meccanismo dello starnuto. Un altro modo può essere quello di soffiarsi il naso nel fazzoletto non appena si sente arrivare uno starnuto.
Nel caso di starnuti prolungati o di un attacco cronico, si può trarre sollievo facendo delle inalazioni, anche se la sostanza inalata è solo il vapore di acqua calda. Così si potrebbe spiegare perché molti che soffrono di raffreddore da fieno ricevono un temporaneo sollievo mentre fanno una doccia o un bagno caldo in una stanza piena di vapore.
Nel corso degli anni sono stati suggeriti vari metodi e tecniche, alcuni ragionevoli, altri assurdi. Sono state sperimentate con un certo successo creme anestetizzanti da applicare all’interno del naso. Ci sono poi sedativi, iniezioni, gocce, pillole, pozioni, psicoterapia, cauterizzazione della mucosa nasale oltre a odorare aglio o barbaforte. I suggerimenti più assurdi vanno dal mettersi sul naso una molletta per il bucato allo stare a testa in giù, dal ripetere l’alfabeto a rovescio allo strofinarsi lardo sulla faccia.
Un avvertimento: Non è sempre una buona idea soffocare o trattenere uno starnuto. È noto che la volontaria interruzione di un forte starnuto causa emorragie nasali e può far salire i batteri colpevoli nei seni paranasali, il che potrebbe estendere l’infezione. In rare occasioni, sono state provocate fratture ossee nel naso o attorno ad esso, e si è slogato un osso nell’orecchio medio.
In molti paesi c’è l’usanza di dire “salute” a chi starnutisce. Dove ha avuto origine questa usanza?
Secondo il libro How Did It Begin?, di R. Brasch, nell’antichità alcuni credevano che quando un uomo starnutiva era in pericolo di morte. Brasch aggiunge: “La paura nasceva da un’idea errata ma molto diffusa. L’anima umana era considerata l’essenza della vita. Il fatto che i morti non respiravano portò all’errata conclusione che l’anima dovesse essere il respiro. . . . Pertanto non sorprende che sin da tempi antichissimi la gente abbia imparato a rispondere a uno starnuto con apprensione e con il fervido augurio che Dio aiuti e benedica e conservi in vita chi starnutisce. Nel Medioevo questa antica origine dell’usanza doveva essere stata in qualche modo dimenticata, poiché il merito di avere introdotto l’espressione ‘Dio ti conservi la salute’, rivolta a chi starnutiva, fu attribuito a papa Gregorio Magno”.
La cosa vi meraviglierà, ma dello starnuto si sono serviti anche delinquenti. Sì, trasgressori della legge hanno trovato il modo di servirsi dello starnuto per fini cattivi. Un centinaio d’anni fa, in Inghilterra, certi ladri gettavano tabacco da fiuto in faccia a una persona. Poi, mentre questa era in preda a una violenta crisi di starnuti, i ladri la derubavano dei suoi oggetti di valore.
La maggioranza di noi non starnutirà mai perché qualcuno gli ha buttato in faccia del tabacco da fiuto. Ma che ci venga da starnutire all’improvviso o che siamo in preda a una crisi prolungata di starnuti, se abbiamo considerazione per il prossimo ci copriremo sempre il naso e la bocca con un fazzoletto di stoffa o di carta. Non solo questo è segno di buona educazione, ma è anche una precauzione ragionevole. Aiuta a non diffondere nell’aria goccioline cariche di germi che saranno inspirati dalla prima persona ignara che passerà. L’amore del prossimo suggerirebbe inoltre di cercare di proteggere gli altri facendo tutto il possibile per limitare la diffusione di germi.
Forse non è né saggio né possibile soffocare uno starnuto. Gli altri, però, apprezzeranno molto la vostra considerazione, e l’uso del fazzoletto, per trattenere uno starnuto!
Il modo corretto di starnutire in pubblico

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