venerdì 6 settembre 2013

La gazza è davvero una ladra?

Quando, nel 1817, il compositore italiano Gioacchino Rossini scrisse l’opera La gazza ladra, di certo credeva che le gazze fossero cleptomani. E anche altri hanno la stessa idea di questo uccello estroverso. “Bricconcelle e seccatrici, le gazze sono tra i giocosi fuorilegge del West”, dice un libro sugli uccelli nordamericani. (Book of the North American Birds) Queste gazze dal becco nero, pur essendo note altrove, furono viste per la prima volta negli Stati Uniti durante la famosa spedizione di Lewis e Clark del 1804-06 che aprì le porte del West. Alcuni membri della spedizione dissero che le gazze entravano nelle loro tende e rubavano il cibo.
Se vivete in Europa, Asia, Australia o America Settentrionale, potreste imparare a riconoscere le gazze locali. Si tratta in genere di uccelli grandi, lunghi anche 50 centimetri e più, con un disegno bianco e nero ben marcato sulle ali e sul corpo. La coda è lunga, con riflessi verdi, e il becco robusto. Le gazze spesso vivono in gruppi e difendono con coraggio il loro territorio, anche dagli uomini.
Le gazze della Gran Bretagna a prima vista potrebbero sembrare semplicemente nere con l’addome e le remiganti bianche, ma hanno dei bei colori brillanti anche se non molto evidenti. Il corpo e le lunghe penne della coda hanno riflessi verdi e violetti, mentre in cima alla coda ci sono anche riflessi bronzei. La coda è pari a oltre metà della lunghezza dell’uccello.
Le gazze dal dorso nero, diffuse in Australia, sono apprezzate per i gorgheggi e i richiami melodici e gioiosi. Se sentite i richiami delle gazze e del kookaburra, è segno sicuro che siete in Australia. Oltre che dal suo canto caratteristico, la gazza dal dorso nero si riconosce dalle chiazze bianche sul dorso lucido, sulla base della coda, sulle ali e sotto la coda.
Allora, la gazza è davvero una ladra? Un libro afferma: “Negli Stati Uniti occidentali la gazza è stata a lungo disprezzata in quanto ladra e saprofaga”. (Song and Garden Birds of North America) Quest’ultima, pungente osservazione, però, in realtà fa onore a questo uccello. Perché? Perché gli animali saprofagi eliminano le carogne di altri animali e uccelli. Che la si apprezzi o no, la gazza è un’altra delle 9.300 specie di uccelli che arricchiscono e abbelliscono la terra.

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